Dedicati un momento nella giornata, massimo 10 minuti in cui stacchi da tutto e da tutti, spegni il cellulare, non ingannarti, il mute e senza vibrazione non è la stessa cosa! Segui la mia voce ed entra nei suoni di sottofondo, il tutto è studiato per consentirti di portarti a uno stato di armonia e pace interiore. Permettiti di ascoltare alla fine il messaggio che ti arriverà ti sarà utile!
Puoi seguire l’Armonizzazione seduto su una sedia con la schiena dritta, possibilmente non appoggiata, i pedi appoggiati a terra, le gambe separate e le mani appoggiate sulle gambe vicino alle ginocchia con i palmi rivolti verso la gamba. La testa dritta e lo sguarda dritto a te leggermente rivolto verso il basso oppure sdraiato con la schiena dritta, i piedi separati e lasciali pendenti verso l'esterno, le braccia leggermente discoste dal corpo con i palmi delle mani rivolti verso l'alto.
Aggiusta la posizione, in modo che tu possa ascoltarmi senza muoverti e senza alcun disagio fisico.
Il primo chakra ci collega al suolo, è associato all’elemento terra e a tutto quanto, come la terra, è solido e stabile. Rappresenta il radicamento, l’istinto di sopravvivenza e il bisogno di sicurezza; coltiva l’abbondanza materiale, ma anche la forza interiore. È qui che si genera l’impulso sessuale.
Meditare con regolarità sul Muladhara conferisce fiducia e calma allo spirito e al corpo, stimola un atteggiamento coraggioso ed entusiasta nei confronti della vita.
Il secondo chakra, anche conosciuto come chakra splenico o chakra sacrale (nome sanscrito: Svadhisthana), si trova nel centro dell’addome, circa due dita sotto l’ombelico, ed è collegato agli organi sessuali, il sistema riproduttore e il plesso lombare.
Un chakra sacrale equilibrato, stabile e vitale favorisce un buon rapporto con il Sé, con il proprio corpo e con la sessualità, con tutte le conseguenze positive sullo sviluppo interiore. Stimola creatività, sicurezza di sé e vitalità.
È il centro della gioia, dell’alleanza, della fiducia, dell’accettazione di “ciò che è”.
È in relazione all’elemento acqua, al gusto, al colore arancione.
Chi si concentra su Svadhisthana ottiene i più eccelsi poteri sovrumani, si libera delle sei cattive inclinazioni proprie dell’ego, eccelle fra gli yogin e illumina quasi fosse il sole le tenebre dell’ignoranza. Meditando su questo chakra si acquista il dominio sull’acqua, la capacità di vedere e comunicare con il mondo astrale e il potere di governare l’attività sessuale.
Il terzo chakra centro di elaborazione energetica che l’essere umano può trovare la forza, la determinazione e la volontà per affermare le proprie scelte rispetto al mondo che lo circonda: un forte terzo chakra gli fornisce la possibilità di sostenere tutte le sfide che ogni giorno presenta.
Qui ha la sede la nostra volontà, la nostra determinazione, la capacità di non mollare un obiettivo e di perseguirlo fintanto che non lo abbiamo raggiunto.
Il primo chakra ci fornisce la radice, ci radica alla terra; nel secondo chakra ci avventuriamo in un importante movimento di scoperta sensoriale ed emozionale del mondo e dell’altro; con il terzo chakra impariamo a usare il nostro potere, scegliendo e dando una direzione alla nostra vita concretamente, in allineamento a quello che desideriamo per noi.
Il quarto chakra è il chakra del cuore, presiede le funzioni del cuore, del sistema circolatorio del sangue e dell’apparato respiratorio; l’organo di senso è la pelle che ricopre il corpo, gli organi di azione sono le mani.
Anahata è forse il chakra più importante ed, essendo nel mezzo, rappresenta il punto di svolta tra una vita dedicata al soddisfacimento dei desideri terreni e una rivolta al cielo e all’immortalità. Con Anahata si diventa consapevoli di ciò che è reale, non si è più sotto l’influenza di Maya, l’illusione.
Meditando su Anahata si ha coscienza dell’amore, della compassione, della gioia; energeticamente si ottiene il potere emotivo; si diventa capaci di amore incondizionato. La verità sacra che si conosce grazie al chakra del cuore è “accettare l’altro per quello che è, senza cercare di cambiarlo”; l’affermazione per sviluppare Anahata è “sono degno di ricevere amore; merito di…”
Chakra della gola, o centro della laringe, è il centro del suono e della parola. Permette di esprimersi senza difficoltà, di comunicare all’esterno il nostro pensiero ed esprimere la nostra interiorità.
È preposto alla capacità di esprimersi con la parola, ma anche alla capacità di ascoltare e comprendere. Svolge un ruolo cruciale anche nella creatività, poiché ogni attività creativa presuppone spiegare a noi stessi e agli altri le nostre intuizioni profonde.
Ajna, il sesto chakra, è noto anche come il terzo occhio
Ajna è simboleggiato da un loto composto da
due grandi petali, uniti in un cerchio – ancora una volta un simbolo di dualità
riconciliata in un’unità superiore.
Non è collegato a uno dei 5 elementi, bensì
alla luce e,
a differenza degli altri chakra, la simbologia non prevede un animale
rappresentativo.
Il mantra associato al sesto chakra è OM, la sillaba-seme, che spesso
viene raffigurata all’interno del cerchio, al centro del loto.
Un sesto chakra attivo e ben irrorato di energia consente un contatto diretto e libero con il mondo interiore, stimola la fantasia, l’intuizione e le percezioni spirituali. Dona la capacità di visualizzare il pensiero e configurare obiettivi astratti, di comprendere intuitivamente gli altri e persino la chiaroveggenza. La meditazione sul sesto chakra stimola l’evoluzione spirituale, il dominio delle pulsioni e la calma dei pensieri.
Il settimo chakra si nutre di silenzio, luce pura e contatto con l’Assoluto.
Con i piedi per terra, ma la testa in cielo, il chakra della corona ci insegna ad abbandonare il passato con i suoi eventuali traumi, per vivere le nostre responsabilità, avvertendoci quando le attribuiamo ad altri. Grazie al potere del settimo chakra potremo vedere le nostre convinzioni negative e liberarcene.
Meditare sul settimo chakra ci aiuta a coltivare la pazienza, la compassione, il perdono. Allora la coscienza entra senza sforzo in uno stato fluido, di felicità assoluta; la verità sacra del settimo chakra è: vivi il presente. La “gioia assoluta” (ananda) è sempre presente nel settimo chakra; possiamo attingervi ogni qualvolta contempliamo un’alba, o teniamo in braccio un bambino, o sperimentiamo l’amore incondizionato, o ci allineiamo con l’energia dell’universo.