Le Costellazioni Familiari spirituali non sono solo un metodo, una filosofia, una ricerca, una professione: sono un cammino collettivo di riconciliazione e un cammino dettato dallo spirito, un cammino nel quale tutti noi ci volgiamo verso un bene superiore e comune in rinunciando ad essere migliori di altri, ad essere diversi dagli e rinunciando a vedere negli altri quel qualcosa, che non sia come in noi profondamento umano.


Bert Hellinger ci ha donato le Costellazioni dopo anni di studi sul campo e con l’attenta osservazione delle dinamiche animiche delle persone.


Tramite le Costellazioni Familiari Sistemiche e Spirituali,  è possibile prendere coscienza e risolvere di una vasta gamma di problematiche che possono riguardare il benessere  e la salute le relazioni interpersonali, il processo di autorealizzazione etc.

Tutto ciò avviene connettendosi con il nostro sistema familiare: possiamo infatti prendere coscienza di ingiustizie, esclusioni, privazioni vissute dai nostri antenati la cui memoria dolorosa potrebbe essere arrivata fino a noi e inficiare in qualche misura la nostra vita.

Lasciando agire la rappresentazione scenica, possiamo comprendere a fondo l'origine del processo che stiamo vivendo, reintegrare nel sistema le informazioni mancanti per rimettere ordine nel sistema.

Non è detto che questo sia semplice: molto spesso quello che viene rappresentato nelle Costellazioni è uno scenario totalmente sconosciuto e inedito. E non potrebbe essere altrimenti, in quanto la Costellazione ci mostra non solo quello che già sappiamo sulla nostra famiglia (per cui riconosciamo con stupore certi atteggiamenti e comportamenti riportati precisamente dai rappresentanti); il vero contributo di una Costellazione consiste nello svelarci quello che non sappiamo riguardo la nostra famiglia.

La cosa importante è aprirsi alle informazioni che arrivano, accogliere con fiducia anche le rivelazioni più sconcertanti: talvolta capita che la costellazione riveli addirittura delle informazioni sconosciute alla persona, ma puntualmente confermate da successive indagini. In ogni caso, qualunque cosa emerga dalla Costellazione, il nostro livello di coscienza è in grado di elaborarlo e di assimilarlo, aumentando la nostra consapevolezza e permettendo così al nostro campo morfico di riassestarsi più in profondità.

Come Funzionano le costellazioni di gruppo tradizionali

Gli elementi fondamentali per effettuare una Costellazione sono tre: un facilitatore, un cliente e dei rappresentanti.

  • Il FACILITATORE imposta il set fenomenologico in cui si sviluppa la costellazione, indaga assieme al cliente la tematica che si vuole esplorare e, sulla scorta della sua esperienza e competenza, porta la costellazione a una soluzione efficace.

  • Il CLIENTE è l'elemento fondamentale di una costellazione, perchè è colui che porta la domanda su cui lavorare, che deve essere chiara e rilevante, ovvero non generica ed evasiva, bensì focalizzata su una tematica che richieda una soluzione. Ma soprattutto il cliente è importante perchè è il suo campo morfogenetico  (il campo familiare di appartenenza) che viene rappresentato fenomenologicamente, a cui si collegano il facilitatore e i rappresentanti.

  • I RAPPRESENTANTI sono generalmente delle persone (ma possono essere anche degli oggetti) su cui vengono proiettati dal campo morfogenetico taluni aspetti dei membri del sistema familiare, e in genere (ma dipende dalla tecnica utilizzata dal facilitatore) possono esprimersi liberamente e spontaneamente nel loro sentire, dando uno sviluppo dinamico alla costellazione.

Concretamente, dopo una breve indagine sulla tematica portata dal cliente e sulla situazione genealogica e sistemica, si formula la domanda alla quale si tenterà di portare una soluzione grazie alla costellazione.

I rappresentanti vengono scelti dal facilitatore in relazione alla connessione che si è creata ed entrano nel campo morfico del soggetto e vengono guidati da dinamiche spontanee, portando alla luce il vissuto emotivo delle persone reali o delle situazioni che rappresentano. In genere, nel giro di qualche minuto la costellazione arriva a uno stallo, a un blocco o un congelamento: è il cosiddetto irretimento, in cui vediamo la situazione "reale" del sistema familiare del soggetto, assistiamo all'emersione del nodo o del nucleo problematico del sistema.

Solamente la visione e la presa di coscienza di questo dato potrebbe bastare al cliente per destrutturare una serie di blocchi interiori e giungere a nuove consapevolezze riguardo se stesso e il proprio sistema; ma in genere si cerca di effettuare un aggiustamento della situazione, di esercitare quindi un ruolo attivo nella ridefinizione del sistema.

Attraverso quindi un misurato e graduale cambiamento delle posizioni dei rappresentanti nello spazio, spontaneamente o attraverso l'intervento del facilitatore, si riporta il sistema nel giusto ordine, in una rinnovata armonia dentro la quale il soggetto interessato riprende il suo giusto posto e ristabilisce le corrette relazioni con i membri del suo sistema.

Una volta riconosciuto, il nodo sotteso si scioglie e con lui l’irretimento nascosto, così che nella nostra vita si genera il cambiamento. Questo avviene in generale, quando siamo in gruppo, insieme nella stessa stanza per un lavoro individuale, o anche online.



Una frase molto illuminate di Bert Hellinger:

 “i genitori, esattamente come noi, non sono perfetti, ma grazie a loro ci è stata concessa la possibilità di vivere le meraviglie della vita e di divenire prima o poi consapevoli della nostra vera natura. Ognuno è, in un certo senso, i suoi genitori. Ciò che in loro rifiuto, rimane anche in me non amato e non liberato - ed io rimango diviso”.

Puoi continuare il tuo personale approfondimento leggendo i seguenti libri:


Hellinger B., L’amore dello Spirito. Un manuale per gli operatori nel settore dell’aiuto

Hellinger B., Riconoscere ciò che è. La forza rivelatrice delle costellazioni familiari

Hellinger B. Costellazioni familiari. Aneddoti e brevi racconti

Hellinger B., Hellinger M.S., Conoscere le costellazioni familiari. Con DVD, Tecniche Nuove, 2010